CLIMATIZZATORI E DEUMIDIFICAZIONE
Le nostre estati sono davvero molto calde e umide. Tanti di noi, oramai, non riescono a privarsi dell’utilizzo di un buon climatizzatore. Il climatizzatore è una macchina termica progettata proprio per regolare la temperatura, ma anche l’umidità. Nel processo di deumidificazione, l’aria viene aspirata dall’ambiente interno attraverso l’unità interna del climatizzatore. L’aria calda e umida, entrando in contatto con la superficie fredda per la presenza di fluido refrigerante all’interno dell’evaporatore, subisce inevitabilmente il raffreddamento. Questa aria fredda, però, non può trattenere la stessa quantità di umidità dell’aria calda e il vapore acqueo in eccesso si condensa sulle alette dell’evaporatore e viene raccolto in una vaschetta di drenaggio o espulso attraverso un tubo di scarico. L’aria trattata viene reimmessa nell’ambiente. La funzione deumidificante ottenuta non necessariamente è accompagnata dalla variazione di temperatura ma questa funzione garantisce maggior comfort, dato che l’aria meno umida risulta più piacevole; non solo, la deumidificazione garantisce vita non facile alla proliferazione di muffe, funghi e acari della polvere; e poi, la deumidificazione utilizza meno energia rispetto alla modalità di raffreddamento. Esistono diverse tipologie di climatizzatori, tra cui: -monoblocco: con tutti i componenti contenuti in un’unica unità, solitamente installata a parete; -split system: composto da un’unità interna e una esterna, collegate da tubazioni per il fluido refrigerante; -multisplit: una singola unità esterna, che in genere campeggia sui nostri balconi, collegata a più unità interne, permettendo di climatizzare diversi ambienti. Naturalmente le scelte dipendono dalle esigenze e dalle condizioni di installazione. A me personalmente, chiedono soprattutto l’installazione dei multisplit, con realizzazione dell’impianto necessario. Ma richiedono anche la manutenzione. La periodicità della manutenzione molto dipende dalla frequenza di uso, che naturalmente è più alta negli uffici, dove in genere opero con la mia azienda. Procediamo con la pulizia dei filtri, dove si accumula polvere e batteri, riducendo l’efficienza stessa del climatizzatore. Si rimuovono per lavarli con acqua tiepida e detergente, lasciandoli asciugare prima del riposizionamento. Si procede con la sanificazione dello split, con un prodotto igienizzante per rimuovere batteri e muffe dalle alette interne. Va inoltre controllato il gas refrigerante, almeno annualmente o comunque tutte le volte che le prestazioni sono non ottimali. Ma attenzione, è importante che questa operazione sia gestita da tecnici specializzati e abilitati da appositi patentini. Non bisogna poi dimenticare la pulizia dell’unità esterna con rimozione di foglie, polvere e detriti che possono ostruire il flusso dell’aria. Per pulire le griglie e le ventole ci si aiuta con un pennello o aria compressa o l’idropulitrice. Va poi verificato che il tubo di scarico non sia ostruito. Come eseguite la vostra manutenzione?

